Una nuova vita

Cominciare dal primo mattone è emozionante come nascere, certo non sei cosciente quando lo fai.Ad esempio, ho iniziato questo post,pensando a che racconto inserire e avevo in mente uno preciso;poi, scrivendo me ne è balzato agli occhi un altro molto più indicato, secondo me.Perchè? Non lo so, so che voglio metterlo e un giorno riuscirò a capire perchè.

Io, una nuova vita

Io, perché volare. Perché paura, timore, terrore, orrore di volare? Perché paura di qualcosa che non conosci…o che conosci, forse meglio di altri.
Non ricordi forse quel sogno, ricorrente, sempre uguale e sempre diverso, di un Dornier217, di cinque uomini di equipaggio, di un comandante che non vedevi mai in volto, di bombe che cadevano su di un cimitero di una cittadina che conoscevo solo per il suo circuito.
Ricordi le tombe sventrate, le membra putride e decomposte dei morti, sotto il sole di primavera, ti guardi attorno e vedi solo morti, niente vivi.
I terroristi, i partigiani, non sono qui, qui ci sono solo i morti.
E poi ricordi di non essere più lì, di tornare sull’aereo, e sentire qualcuno, forse Hans che gridava “ al fuoco,al fuoco” e tu inebetito non rispondevi, fissavi esterefatto il fuoco che si propagava dalla coda, quasi aspettandoti una giusta punizione divina.
Anche tu cantavi Got mit uns, e ci credevi, come ci credevano milioni di altri esseri umani, che ormai nulla più di umano avevano; ma oggi ti eri reso conto che Dio Non è con noi, perché noi lo abbiamo rinnegato, e davanti a questa constatazione, o rivelazione, trovavi che la morte, il fuoco che divorava l’apparecchio, fosse ancora troppo poco per le bassezze commesse da te e da quelli come te.
Intanto non eri ancora morto, e cavalcavi l’aereo che picchiava verso gli alberi vicino ad una cava, quasi a volerti schiantare ancora più in basso della terra. Aspettasti la morte rendendoti conto di quello che eri stato, con la calma di chi sa cosa l’aspetta.
Lo schianto, rumore, dolore, e bianco.
Dolore e bianco, silenzio e bianco.
Bianco .
19 aprile1945, dal bollettino missioni dell’Oberckommando der Luftwaffe, si apprende che la missione classificata Aquila4 denuncia la scomparsa di un Dornier217 con sei uomini d’equipaggio, comandato dal tenente Reginald Hann classe 1919 nato a Brema III°Reich il 22 marzo. Il bollettino non riferisce le circostanze di questa scomparsa. Il relitto non venne mai trovato, ed essendo una missione anti terroristica, alla cosa non venne dato seguito, altre cose più importanti occupavano l’Oberckommando.
Bianco, bianco, bianco, dolore, bianco, dolore, dolore, bianco.
Rumore, dolore, bianco, rumore, rumore, rumore, dolore, rumore, dolore, dolore, dolore.
DOLORE
Vita. Occhi che scrutano un soffitto, mani che cercano qualcosa, facce sorridenti sconosciute, l’impressione paradossale, di essere nato un’altra volta, l’idea di essere diverso dagli altri, di avere già un passato prima di avere un presente, il chiodo fisso di essere al mondo per qualcosa di diverso dal semplice stillicidio che porta tutti alla morte.
La prima impressione è di non capire, poi si rivela la realtà, non è che non capisco, sono un neonato, che assurdo morire a ventisei anni, e rinascere più giovani.
Ma dove sono?, dove mi trovo’ chi è la mia famiglia, chi sono i miei genitori, e soprattutto, di chi è questo mio corpo, o chi sono io!
E’ cosi che comincia la mia vita, o per meglio dire la mia nuova vita, consapevole ,
per la prima volta, di essere già passato attraverso altre vite, attraverso altri corpi
la mia infanzia corre e scorre……..
Efriel

visto, letto e piaciuto ma mi sorge una domanda......sicuro che sia questo il posto dove mettere i racconti? Credevo che fosse la finestra sotto i racconti e che qui fosse per i commenti.
Chiedo lumi.....
by Mine

Neh il titolo del forum mi pare non lasci dubbi :-)

Bel racconto Ef,
Potete mettere quello che volete dove volete, il forum è di sesonrose quindi il vostro
ciao