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Messaggio  Efriel Lun 24 Ago 2009, 4:12 pm

Sono tornato da un viaggio stupendo, stancante al limite ma meraviglioso.Non sospettavo nemmeno che il Mexico fosse ,nè così grande nè così vario.Non sospettavo nemmeno che i maya fossero non solo riusciti a sopravvivere allo sterminio perpetrato dagli Spagnoli ai loro danni, ma fossero riusciti anche a conservare, seppur per via orale, quelle tradizioni e conoscenze che avevano affidato ai loro libri e che,i Castigliani, nel loro furore religioso hanno barbaramente bruciato.Così, almeno per me, è stato un assoluto viaggio di scoperta.meravigliosa scoperta.Poi sono riuscito anche ad andare in uno di quei luoghi "fantascientifici" come Palenque,di cui avevo letto sui libri di Kolosimo decenni orsono, camminato sui sentieri di Pakal e visto, se non la sua lapide originale la copia del famoso "Astronauta di Palenque" Ma voglio esser ancor più noioso :-) e mettere per iscritto, giorno su giorno cosa mi è rimasto di questo tour stupendo.Non ora però, sono troppo rinco adesso.
A presto,Ef
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Messaggio  Efriel Mer 26 Ago 2009, 3:38 pm

Primo giorno, dopo il viaggio

Arriviamo in Mexico,a Ciudad de Mexico,che sono le sette di sera ora locale, se consideriamo che siamo partiti da Francoforte alle tre meno venti del pomeriggio, dici: "Cazzz...ci vuole niente ad arrivare" poi ti rendi conto che ha fatto scorrere le lancette dell'orologio indietro di sette ore...e cominci a capire cosa sia la stanchezza da jetlag:-) Va beh, già la tristezza ti accompagna da mattino quando ti rendi conto di vivere in un paese vassallo da cui, se vuoi girare il mondo devi chiedere ad altri di portartici,ma,quando arrivi c'è spazio per ben altro:Entusiasmo e stupore per il mondo sconosciuto e che sembra uscito,anzi no, sei tu che SEI dentro uno di quei mille e mille film che si vedono in tv tutti i giorni.All'aeroporto Benito Juarez ci attende Irene la nostra accompagantrice, simpatica toscana in Messico da oltre otto anni"Sei tu che ci accompagnerai in questi giorni" la mia, ingenua domanda "no!ci saranno guide diverse in ogni posto" la risposta, poi ci consiglia di cambiare i soldi allì'aeroporto(dove il cambio è il migliore in assoluto..VERO e SACROSANTO!....intanto arrivano gli altri ragazzi che saranno nostri compagni in questo tour, sono due coppie, una in viaggio di nozze, di Benevento;e una di Varese,la terza, arriverà solo la mattina dopo,perchè avendo volato AirFrance(noi Lufthansa) gli hanno perso una valigia e stanno aspettando notizie(arriverà dopo otto giorni, dopo aver attraversato l'oceano due volte).Ci si presenta, siamo tutti un po' storditi ma felici, usciamo saliamo sul pulmino e andiamo verso Città del Mexico.Intanto io, che non riesco mai a star zitto faccio domande su domande a Irene che, carina, mi risponde.così chiedo:abitanti grandezza,influenza acqua temperature criminalità. dov'è lo stadio Atzeca dove l'italia giocò una partita entrate nella storia con al germania nel'70 e via così pe ri quaranta minuti di viaggio al nostro albergo.Le risposte :-) abitanti:Con la periferia la sola città del mexico conta 25milioni di persone(le incontremo il giorno dopo in coda sulla"tangenziale" a sei corsie che esce dalla città/stato ed entra nello Stato.)
Il messico è grande più di duemilioni di kmquadrati, sei volte l'italia ed ha più di centomilioni di abitanti divisi nei trentasei stati che compongono la federazione mexicana.L'influenza è uan bufala che ha messo in ginocchio il paese, solo in italia, tutti gli anni muoino dalle 5000 alle 8000persone per l'influenza, ma nessuno lo pubblicizza.l'acqua è purificata e si può bere e mangiare la verdura cruda tranquillamente.Sulla criminalità ci dice solo questo:"se volete uscire dall'albergo per andare a mangiare al ristorante o fare un giro, fatevi chiamare da loro il taxi,e così al ritorno dal ristorante.Non fidatevi a chiamarli come nei film, perchè potrebbero essere taxi che vi portano non dove chiedete voi,ma dove dicon loro....poi trovarvi diventa un vero problema.(la mattina dopo,in coda, osservando le favelas che ricoprono i fianchi della colline che circondano la città,ho capito cosa intendeve dire).No lo stadio Atzeca non potremo vederlo perchè dista più di 40 km da noi...e siamo sempre nella città vera e propria.E così, bevendo il cocktail di benvenuto offertoci all'albergo,siamo andati a dormire la nostra prima notte sotto il cielo mexicano.Domani, sveglia alle 7 colazione, partenza alle otto con la guida:SERGIO che vi porterà a visitare la Città e Teotihuacan con la piramide del sole,la strada dei morti e la piramide della luna.Ok a domani
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Messaggio  Efriel Ven 28 Ago 2009, 1:46 am

Sergio.Si chiama Sergio la nostra guida a CDM,simaptico, parla un italiano fluente appena accentato dalla cadenza spagnola.....accc, scusa Sergio, Castigliana! non spagnola,e già, perchè quando Colombo sbarcò in quelle spiagge che credeva del Cipango, a pagargli il biglietto di andata e ritorno fu Isabella di castiglia, regina e moglie del re(filippo o ferdinando non ricordo,forse più ferdinando) che aveva da poco cacciato i mori dalla penisola iberica.Così comincia la nostra prima vera giornata a CDM.Sveglia alle6.30, colazione e poi pulmino con guida e autista.Ci si presenta a si parte.Siam seduti sulla prima fila di posti e quando Sergio si volata comincia a parlare, io che non riesco a stare zitto, cerco di rispondere alle sue domande."Cosa sapete del Mexico, chi erano gli Atzechi,che han fatto cosa avete letto in proposito? Ah quel libro,L'atzeco di Gary Jennings....un'opera di fantasia.." Ok ok adesso sto zitto e ascolto e basta :-) Il pulmino ci porta lungo il viale principale di quella che una volta era il lago di tenochtitlan e adesso è Ciudad de Mexico.Il fatto che al città, con undici linee metropolitane sorga su un terreno così improbabile si nota negli edifici più antichi: Non ce n'è uno dritto! e noi che stiamo sempre a fare i fighi con la torre di Pisa...ma fammi il piacere:-) Dalla piazza dell'angelo che in realtà è una vittoria alata(simbolo della città) arriviamo alla plaza major, lo Zocalo,la storia del nome che significa semplicemente zoccolo risale al monumento equestre che c'era nella piazza nel XVI, tolto il monumento(spostato in altra piazza...perchè?boh) rimasto lo zoccolo,gli abitanti pina piano han cominciato a chiamarla plaza de zocalo e così è rimasta oggi.nel centro sventola un bandierone mexicano che farebbe invidia alla megabandiera che sventolava sul cremlino al tempo di stalin, cosìgrossa e pesante che la facevano sventolare utilizzando dei
ventilatori.Questo sventola al sole che è un piacere e fa compagnia all'altro bandierone sull'altro lato della piazza che sventola sopra il palazzo del governo.Palazzo del governo che visiteremo, previa visita medicaistantanea all'ingresso e dove potremo ammirare(spiegati da sergio personaggio per personaggio^-^due ore buone ) i murales di un "certo" Ribeira marito di una famosa Frida Kalo(la grafia dei nomi potrebbe non essere giusta)Fuori, a lato della piazza, oltre il palazzo del governo ci sono altri palazzi e chiese, ci fermiamo alla più famosa, la chiesa della Madonna dell'assunta."non è la nostra madonna, si affretta ad informarci Sergio, la nostra madonna è la Vergine de Guadalupe" cerco di spiegargli che di madonne ce ne sono di tutti i gusti,ma che la madonna sempre una è(starmi zitto no?)Ci spiega perchè questa Madonna non piace ai Mexicani, in questa chiesa, i Domenicani(l'ordine dei Domenicani arrivò dopo i Francescani e prima dei Gesuiti, al loro zelo si deve il rogo di tutti i codici scritti e di tutte le atre testimonianze scritte sia Atzeche che maya.Si sono salvati solo tre codici,di cui uno è in un museo tedesco-chissà perchè-.)sono rappresentati dalla statua di S.Domenico, un frate da viso serio con un cane accanto con la torcia accesa inbocca(spiega della statua: Il cane rappresenta la fedeltà assoluta e la torcia la fede purificatrice.Domenicani-cani della fede).Era d'uso far transitare gli indigeni sorpresi a pregare ancora i loro dei, dopo l'illuminazione cattolica(diciamo così)in questa chiesa per un autodafè in modo di bruciare poi sul rogo mondi del peccato...Ma questa chiesa riserva anche altre storie amene.Entrando si vedono, nelle cappelle laterali,i candelieri(le candele vanno acquistate fuori,si entra già muniti) accesi con candele di diverso tipo e colore e poi nastri tanti nastri colorati con delle scritte sopra.Sono le grazie chieste e ricevute(che bello tutti questi colori, gialli, verdi, rossi azzurri bianchi) ogni colore un campo id intervento.Tutto molto naif, dirmemo noi occidentali cinici e laici, quello meno naif è altro.C'è anche un bel crocifisso davanti all'altare centrale.Bello antico e imponente.Nero, fatto di canne di mais.si dice che sia diventato nero il giorno che sventò l'avvelenamento di un certo signore da parte di un altro.Finqui niente di strano, in molte chiese si narrano episodi simili, la sua particolarità sta nel fatto che , nei secoli, questo cristo sia diventato "la croce del veleno" e che i nastri a lui dedicati(pratica oggi scomparsa...o almeno noi di nastri neri non ne abbiam visti) sian rigorosamente neri, perchè nera è la richiesta che gli si fa.Gli si chiede, infatti, o una disgrazia o la morte di qualcuno...curioso no?C'è anche una statua, come dire,un poco estranea a nostro immaginario, Sergio, la nostra guida la chiama "magomerlino" si tratta di un santo libanese importato in questa chiesa, dopo al sua beatificazione da parte di giovannipaoloII e, si mormora, ad escusivo uso e consumo del signore più ricco del mondo messicano che è...ma non mi dire, Libanese!Così il tizio entra in chiesa scortato dai suoi bodyguard, prega il "suo" santo e lascia una discreta mancia.Ma usciamo da questo posto tetro e andiamo a visitare il palazzo del governo con i suoi murales stupendi...orca li stanno restaurando...va beh, ce li spiega Sergio.Si comincia dal1524....arriviamo al quel poveraccio di Massimiliano d'austria e la Carlottina sua moglie.Poverino, che sfiga nascere secondi quando il primo è imperatore d'Austria,capita che,prima ti mandi a governare il Lombardo veneto e poi se tu, piccolo Maxi decidi di far di testa tua e vai a farti incoronare imperatore del mexico, il fratello ti diseredi.E come puoi finire se non fucilato?Giusto.Fucilato dal presidente Benito Juarez deposto da lui.Ma,un momento Sergio la racconta in altro modo: Allora, Benito Juarez espropria la chiesa dei suoi beni e ci fa stalle nelle chiese,il papa spinge su napoleoneIII per intervenire,il Napo nicchia e molla la palla al Maxi che arriva, esautora(diciamo così)il Benito nazionale, ridà le chiese ai preti e poi rimane col cerino acceso in mano.Essì,perchè, prima Napo lo molla e poi i mexicani lo pizzicano e fucilano.Orca! e quanto quando è successo? Negli anni che vanno dal 1859 al 1865 ,PIO IX pontefix maximum.Come PioIX? ma non era il papa risorgimentale,quello a cui i savoia han fatto un mazzo tanto?Com'è che con tutti i problemi che aveva per tenersi stretto il suo regno,era riuscito a finanziare Maxi e la su spedizione?Mumble mumble, direbbe paperino, qui i conti non tornano.E tornano, secondo me, ancor meno sul finale della storia.Dunque:Pio,paga l'avventura a Maxi, contro Benito.Primo tempo a Maxi risultato finale Benito vince.Ma non si accontenta, e fa fucilare Il povero Maxi.A questo punto però, anche Benito fa una brutta fine, e già perchè siccome lui è massone e ha fatto fucilare un massone...chi?Maxi! Come Maxi era massone? e Pio lo sapeva di finanziare un massone?Va beh, insomma, pare che i massoni non apprezzino chi uccide uno di loro, sopratutto s eè lui stesso massone, così anche benito finisce contro un muro e dieci pallottole.Giustizia è fatta, poi arriva emiliano zapata, pancho villa e il partito rivoluzionario nazionale (che diventerà partito rivoluzionario istituzionale-un vero ossimoro)Nel frattempo il mexico vince la guerra contro i gringos americani,ma loro, perfidi, fanno firmare una carta al loro presidente ubriaco che dice il contrario che gli vende "per un pugno di dollari" che intasca lui(inutile dirlo) mezzo mexico,cioè California,Newmexico,Colorado,Arizona e altri che non ricordo.Finisce qui la storia del mexico raccontata da Sergio che non ha una simpatia spiccata per i gringos :-) risaliamo sul pulmino a cui nel frattempo han rubato la ruota di scorta e ci avviamo verso teothiuacan...non sono ancora le undici ma sono già di uno stanco da primato...
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Messaggio  Minerva Ven 28 Ago 2009, 9:49 am

ehehe tu viaggi nel tempo e nello spazio

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Messaggio  Efriel Mer 23 Set 2009, 11:13 pm

E così, si va verso Teothiuacan, già compitarlo da la misura di quanto fossero complicati gli Aztechi e poi,Sergio, nel traffico caotico della HighWay che ci porta fuori dalle porte di CDM, ci sciorina una serie di nomi di dei e dee Azteche, francamente impronunciabili.Il paesaggio ci mostra le favelas abbarbicate alle pendici delle colline che contornano CDM e poi arriviamo.La piramide del Sole, quella della Luna e,in mezzo quello che resta del viale dei morti che, ci dice Sergio, era lungo otto km, ora poco meno di tre.Intanto si è fatta l'una, c'è giusto il tempo di salire(-una fatica bestia cone questi scalini impossibili-) sulla piramide del sole e poi via a pranzo.Pranzo con contorno di simpatici mariachi che, saputa la nostra italianità non si perita no di cantarci un bel 'O SOle mio e Volare.Si pranza a buffet(meno male) e poi si torna a Teothiuacan dove Sergio ci spiega come vivevano i Mexica quando da noi eravamo in pieno medioevo.Piccola sosta(diciamo così) da un amico della nostra guida che, casualmente ha un negozio di ogni ben di dio pe ri turisti...infatti souvenir a gogo(accetta tutto meno le cambiali)Il ritorno verso CDM ci mostra la perizia del nostro autista che si destreggia in un traffico così selvaggio da non sembrare vero ed è solo verso le sette che riusciamo ad arrivare alla madonna di Guadalupe.-Piccola storia della madonna di guadalupe-Dunque, c'era un tizio, un indigeno diventato cristiano che andava dal suo villaggio giù in città a lavorare, sulla strada incontra la madonna che gli dice:"Giovane, vai del vescovo e digli di costruire una chiesa dedicata a me" un poco frastornato ma felice il tipo, appena giunto in città va dal vescovo e gli racconta di aver visto la madonna(lo so che succede anche oggi)Il vescovo però,già più smaliziato dell'indigeno gli risponde:"Giovane, sai quanti vengono con questo tipo di richieste ogni giorno? Se la tua madonna vuole una chiesa tutta sua,tocca che ti dia un segno".Orca, pensava Pablo(diciamo che si chiamava così perchè non mi ricordo il nome)Un segno, come faccio.Mumble mumble tornando a casa pensava come fare.Giunto alla di lui dimora trova la sorpresa di avere lo zio ammalato, così non va a lavorare per una settimana, poi però deve per forza scendere a CDM, però siccome si sente in colpa verso la madonna,fa una strada diversa."Curioso" fa la Madonna quando lo incrocia al varco"perchè passi di qui invece della solita strada? Pablo, colto in flagrante si getta ai suoi piedi implorando perdono-Scusa scusa, ho lo zio malato non ho lavoro ho i piedi piatti e anche la piorrea e il mio titolare è un tipaccio ect ect.....non ho potuto venire...-"Ma come,io sono la madonna, Tua Madre e tu mi eviti? Piuttosto, che ha detto il vescovo?"... -ehm, vuole un segno-" SIIII?! Ok ci penso io, dammi qui quel tuo mantello pulcioso di fibra di agave mezzo stracciato e lercio"-ok ok,magari con un po' di gentilezza. comunque ecco,a proposito dello zio non puoi fare qualcosa?- "Tranqui, lo zio sta già bene.Ecco tieni, porta questo al vescovo e digli di muoversi che la mia pazienza già è in riserva.Così,Pablo, senza sapere cosa contenesse il suo mantello pulcioso ect ect,corse dal vescovo-ECCCO il Segno! e gli aprì il mantello davanti.Dentor c'erano delle splendide rose,ma la cosa che ancor più stupefacente, convinse il vescovo è che sul mantello pulcioso ect ect,una volta tolte le rose era rimasta l'effige della madonna(sacra sindone docet) e ancor oggi si può ammirare il mantello pulcioso ect ect..con l'effige della madonna(dopo sei secoli)Nel frattempo la prima chiesa fatta costruire è stata abbattuta per costruirne una più grande, poi ne han fatta un'altra e poi un'altra ancora e adesso c'è quella nuova inaugurata da Papa Giovannipaolo2 enorme tonda e nello stesso tempo intima.Così,verso le otto e mezzo con la testa che ancora impallava per tutte le informazioni su ciò che avevamo visto, Sergio ci ha riaccompagnati in albergo, consigliandoci un buon ristorante. Ristorante che, detto per inciso, mostrava un capretto intero crocifisso sulla griglia.Inutile dire che siamo andati in un altro ristorante.Finisce con una dormita un poco agitata(per me ma non solo per me)la nostra permanenza a CDM domani mattina si va in Chiapas.Volo interno da Cdm a Tuzla Gutierrez capitale del Chiapas dove ci prenderà in consegna Giulia,Una ragazza Emiliana innamorata del Chiapas e del suo lavoro che nei tre giorni in cui saremo insieme cercherà di trasmetterci questa sua passione assoluta.A Domani dunque
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Messaggio  Minerva Sab 26 Set 2009, 10:16 am

Sei riuscito a leggere il libretto della mia amica sul Madagascar????
Anche questo racconto del tuo viaggio in Messico potrebbe diventare qualcosa di simile, magari alternando anche i ricordi di Federica

ciao

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Messaggio  Efriel Sab 26 Set 2009, 5:03 pm

Chiapas
Già, perchè si chiama Chiapas? Un passo per volta.(PS,Non Mine il libro della tua amica ancora giace immoto in mezzo agli altri,ma non disperare è in prossima lettura ^-^adesso ancor di più)
Arriviamo a Tuzla Gutierrez dopo un paio d'ore di volo tranquillo, allo sbarco soliti controlli medici e poi incontriamo Giulia.Giulia è Italiana ma vorrebbe diventare cittadina messicana,dopo sedici anni passati in questo paese, forse, dico forse, dovrebbe avere la cittadinanza onoraria,invece no,per diventare cittadini messicani devi sostenere una serie di esami che spaziano nelle più alte preaterie del cielo e conoscere a menadito fatti misfatti pensieri opinioni ed omissioni di tutta la storia messicana dal diluvio universale(c'è stato anche qui) fino ad oggi.E guai a sbagliare una sola data o circostanza.Conclusione,Cominciamo a parlare del mondo Chapateco.Sbarcati dall'aereo(piccola nota, per essera aTuzla Gutierrez alle tre del pomeriggio ci siamo alzati alle seiemezza,andati in aeroporto alle ottoemezza atteso volo delle tredici ect ect, quindi non è che siamo freschissimi) si parte verso il fiume Grijalva(speriamo si scriva così) dove ci attende una barca per farci percorrere il canyon del Sumidero(questo è scritto giusto)Giubbotto galleggiante,barca a filo acqua e driver un poco pazzo fanno il resto.In mezzo ad una natura che definire incontaminata non si può, perchè nel fiume si raccolgono tutti i rifiuti del Chiapas,scorazziamo tra due pareti di roccia a strapiombo.Sulle rive vediamo coccodrilli(vivi! MIIIIII!vivi!) avvoltoi(che giulia trova simaptici.....Giulia,,,riprenditi ^-^) pellicani garzette, persino un boa(dimmi tu che ci fa un serpente boa in una grotta dedicata alla madonna di Guadalupe posato su una sporgenza di roccia--secondo me lo mettono per i turisti)Intanto Giulia ci racconta della tribu dei Chiapa(senza S) che viveva tranquilla facendosi i fatti propri prima che arrivassero,nel 1524, gli spagnoli, pardon i castigliani, a rompere i maroni.Se qualcuno venisse a casa vostra e cominciasse a dirvi"Ciccio da oggi qui è roba nostra e dalla nostra reginacattolicissima ect ect, per cui ci devi pagare ect ect" Voi che fareste? Beh è quello che han fatto o han cercato di fare i Chiapa(senza S) Non è finita bene, la leggneda castigliana narra di un suicidio di massa, modello Lemming-cioè giù tutti dal precipizio-più realistico appare un massacro di massa.Morale, oggi a quasi sei secoli di distanza degli antichi abitanti Chiapa esistono solo esigue minoranze che han capito in gradi diversi che sconfiggere gli invasori non è possibile(ma di questo ne parliamo dopo,adesso finiamo il canyon e la barca).Così sulle sponde scoscese del canyon che è sbarrato più a valle da una diga che produce il 40% dell'elettricità del Messico, si possono scorgere il segni di una agricoltura quasi neolitica con delle figure umane che appaiono e scompaiono quasi fossero immagini fuori tempo.La gita sul fiume raggiunge l suo apice davanti all'"albero di natale", una formazioni di calacare coperta di muschio e altre piante che si è formata nei secoli-millenni originando da una cascata e formando, modello stalattiti queste terrazze che richiamano proprio l'albero di natale(altezza, più o meno trecento metri)si vira di 180° e si torna alla base di partenza, qui ringraziamo il pilota che non ci ha annegati, nonostante l'improvviso temporale incontrato sul fiume, riprendiamo il pulmino e via verso San Cristobal de las casas.Città coloniale costruita su un accampamento militare pari pari al Castrum romano, quindi un bel reticolo di vie e vicoli senza possibilità di sbagliarsi.Nel tragitto Giulia ci racconta ancora, mentre ai lati della strada si vede ogni pezzetto di terra disponibile coltivato a mais(Ed io che non sto mai zitto, chiedo: "ma qui la coltivazione è ancora ano oppure meccanizzata? Lo sguardo di Giulia mi basta come risposta."I terreni, se vogliamo chiamare così queste sassaie quasi verticali,che vedi sono tutti coltivati a mano come migliaia di anni fa"),Giulia ci racconta, dicevo, la storia di questo posto dopo l'arrivo degli spagnoli e della creazione ,da aprte dell'inviato della regina di due città, una La città di San Cristobal de los Espagnoles in chiapa e una di S.cristobal de los indios in chiapa.Chiapa più Chiapa,uguale a Chiapas Ecco arrivata la S. Intanto siamo arrivati alla cittadina che si sviluppa qui quattro punti cardinali dove sorgevano le chiese degli ordini religiosi presenti in messico(Francescani.Domenicani-Gesuiti e Monache(ordine scordato).La croce centrale delle vie termina appunto in quattro chiese.Intanto ci accorgiamo che la gente intorno a noi è più piccola e più, coem dire tonda,e si veste con delle lunghe gonne pelose,basta un cenno a questo e Giulia ci anticipa la visita di domani a S.Juan de Chamula e Zinalcaltan, due villaggi di Chiapatechi sopravvissuti in modo differente all'invasione castigliana della loro terra.Arriviamo all'albergo in puro stile coloniale, molto bello e particolare,cena tipica messicana e poi nanna, domani altra sveglia alle sette.si va nel mondo perduto di S.Juan de Chamula e inq uello un po'meno perso di Zinacaltan.
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Messaggio  Minerva Sab 26 Set 2009, 8:35 pm

ok aspetto intanto mi diverto a leggere il tuo resoconto di viaggio

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Messaggio  Efriel Mer 30 Set 2009, 9:19 pm

E si va a S.Juan de Chamula.Abbarbicato sulle colline dietro S.critsobal de las casa é la aprria della tribù Chamula, una tribù indigena che ha semppre osteggiato gli invasori e non si è mai completamente assuefatta alla vita occidentale imposta.Compresa La Nuova religione che Loro, vivono in modo tutto particolare.Ma con calma.La tribù dei Chamula è fatta di uominie donne bassi, molto bassi, agricoltori di antica fede coltivano come al tempo dei Conquistadores il mais nei suoi quattro colori(eheheheh, non lo sapevate è? Ci sono quattro colori di chicchi di mais, e sono i quattro colori Maya Bianco, Giallo, Rosso e Nero.I Maya a quasti colori aggiungono il loro colore sacro che è un verdeazzurro sempre presente nella loro vita).Oltre all'agricoltura i Chamula sono pastori,dai tempi degli spagnoli a cui va la responsabilità di aver importato in america le pecore(anche i cavalli, ma questa è un'altra storia),le donne vanno in giro con gonne di pecora pelosanera, mentre per gli uomini sfoggiano delle giacche-giubbotto-cappotto di pecora Bianca(vietatissimo fotografarli.)C'è un mercatino coloratissimo e delle ragazzine che ci attorniano regalandoci dei braccialetti di stoffa colorata(regalati per modo di dire, perchè poi, dopo la visita alla chiesa, alla ragazzina che ti ha donato il braccialetto qualcosa devi comprare ...è strategia di mercato per i turisti) ma arriviamo alla chiesa.Giulia intanto ci sta spiegando quello che lei chiama"Sincretismo religioso" cioè miscelare l'antica religione a quella nuova. Nella piazza antistante la chiesa dalla facciata colorate nei colori sacri maya(Verde azzurro) ci sono delle croci con piantati dietro dei rami di albero(tre rami),è la comunione tra il sacrificio di Gesù e la Ceiba, l'albero sacro maya(quello che ha le radici nell'inframundo e i rami nel paradiso) attenzione però, non sono alberi veri piantati, sono solo rami tagliati. Giulia ci spiega che nella chiesa di San Juan troveremo un ambiente molto particolare(e vi assicuro che il termine particolare è un termine leggero) Vediamo entrare le persone sole o a gruppi, in questa chiesa, ci spiega Giulia, la gente viene non solo per pregare, viene per chiedere la guarigione dalle malattie e, per far questo esegue sacrifici.SAAACRIFICI????? si, sacrifici.Proprio in quel momento vediamo entrare una signora dall'età indefinibile con una busta di plastica con un pollo vivo"Vedete" dice Giulia" non vi farò vedere il sacrificio,a quel pollo,vivo,da qui non esce vivo" Abbastanza turbato entro in chiesa,e qui, mi sento subito un estraneo, quasi un guardone morboso.Già perchè la chiesa, di chiesa come la intendiamo noi ha solo il nome.Non ci sono panche ne altro, il pavimento è coperto di aghi di pino e in ogni angolo disponibile ci sono persone che origininano altari di candele di colori e dimensioni diverse,in più ci sono bibite e roba da mangiare(sono le offerte per la richiesta) Rimango in un angolo, non voglio entrare e girare tra persone che stanno pregando( a modo loro ma stanno pregando,non solo, credono nelle loro preghiere) C'è anche uno sciamano che offre i suoi servigi, poi riconosciuta Giulia lascia perdere.Ai lati della chiesa ci sono delle edicole, ognuna contiene un santo, un santo die nostri, si va da S.francesco a S.Antonio da padova a S.Juan, ci sono cinque edicole separate dalle altre, contengono i "Santi Castigati" sono le statue di cinque santi che erano in un altra chiesa poco distante, che ha preso fuoco.Si son salvati solo loro.La gente perciò li chiama santi castigati e sfoga su di loro la non riuscita delle richieste.In Pratica se uno ha , diciamo le palle girate,entra in chiesa, apre l'edicola e prende a sberle il santo che ritiene responsabile del suo malanimo.La logica è questa: "Ma come siete santi e avete permesso che la chiesa bruciasse, potevate salvarla voi oppure avvisarci, invece avete pensato solo a salvare voi stessi"Ineccepibile. ....Non mi sento molto bene, sono a disagio e , per fortuna, usciamo.Giulia ci informa che nella chiesa non officia più nessun sacerdote cattolico,solo un sacerdote ortodosoo viene ogni tanto ad officiare un battesimo o altro.Nella piazza con il mercato coloratissmo facciamo i primi acquisti di souvenir.Curioso, molto curioso è il pupazzetto del ribelle Zapatista.Tutto nero con il suo bel kalasnikov a tracolla e il viso coperto, nel perfetto stile guerrigliero.A già, il Chiapas e il sub comandante Marcos...ma Giulia sembra un poco restia a parlarne, poi capiremo perchè.Usciamo da S.Juan e ci dirigiamo verso Zinacaltan sul una collina vicina ma abita da una tribù più come dire, condiscendente,Tra i due villaggi incontriamo degli insediamenti isolati, sono formati dagli esiliati religiosi, cioè sono quelli che fanno parte delle sette(per lo più nordmaericane) che stanno proliferanno in questi posti.A zinacaltan l'atmosfera è completamente diversa,già gli uomini e donne della tribù sono più alti e anche meglio nutriti, ma la chiesa è chiesa come noi la conosciamo anche se, con i colori sacri maya e chi vende souvenir è smaliziato come tutti gli atri venditori di souvenir del mondo.Qui da una famiglia amica di Giulia, possiamo mangiare le tortillas classiche cotte sulla pietra e comprare le strisce soloratissime di stoffa prodotte dal telai a vita(si fissa a dun albero e alla vita).Torniamo a S.Cristobal de las casa in tempo per visitare un altra chiesa con la facciata in barocco salomonico.Salomonico??? Salomonico.
A domani
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