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Messaggio  Minerva Mar 14 Ott 2008, 10:12 pm

Il regalo del cielo


Il sole che stava calando dietro la cresta dei monti colorava di rosa le nuvole leggere che solcavano il cielo sereno. Era tardi e Peppino aveva preso il sentiero tra i campi per rientrare a casa. In paese tutti sapevano che possedeva il “dono”. Il rametto di ciliegio biforcuto, che teneva sempre in saccoccia, vibrava in presenza dell’acqua. Dal movimento del suo strumento il vecchio contadino poteva individuare la profondità e la portata della sorgente che si nascondeva nella terra, era quel che in altri termini si chiama rabdomante. Tanti pozzi avevano scavato seguendo le sue indicazioni e ridato vita a terreni aridi e sterili, ma lui non si era mai fatto pagare. Pensava che il suo fosse un regalo del cielo e che guadagnarci sopra equivalesse a bestemmiare; certo che ad una bottiglia di buon vino e qualche gustoso salame non aveva mai detto di no. Gli anni avevano disegnato profonde rughe sul viso abbronzato ed avevano imbiancato i capelli ma avevano risparmiato il limpido azzurro dei suoi occhi. Camminava di buon passo, tra i campi, quando percepì una lieve vibrazione del rametto di ciliegio. Lo tirò fuori e tenendolo davanti a se cominciò a girare in tondo per localizzare il punto che provocava più vibrazioni. Sua moglie lo avrebbe sgridato per il ritardo, ma ne valeva la pena. Nel giro di una decina di minuti le sue sensazioni lo convinsero che l’acqua era sotto il filare di salici che delimitava i campi del Vanni , poco prima del confine con quelli del Sandro. L’indomani era Domenica e, dopo la messa, Peppino passò dalla casa del Vanni per informarlo della sua scoperta. Rimase meravigliato vedendo un espressione contrariata apparire sul viso dell’uomo
- Quest’ anno va proprio male e soldi per scavar pozzi non ne ho - commentò amaramente il contadino - anche se lì sotto c’è il mare io ce lo lascio.- -Potresti dirlo al Sandro- azzardò Peppino - E’ ricco, e i ricchi son buoni solo ad approfittarsene e non ti regalano niente. Non dirmi che sei arrivato alla tua età senza saperlo? - rispose il Vanni chiudendo il discorso.
L’anno dopo fu terribile, a primavera piovve poco e niente, la terra era arida e i raccolti potevano essere gravemente compromessi. Peppino fremeva sapendo che sotto la terra del Vanni c’era l’acqua che avrebbe potuto salvare il paese dalla siccità. Ci pensò su e decise di andarlo a raccontare, in confessione, al Parroco; sperava che il sant’uomo sapesse come agire per il meglio in quella circostanza. Don Albano, ricevuta quella confessione sui generis, chiese a Peppino il permesso di parlarne. Mandò il suo chierichetto a convocare d’urgenza Vanni e Sandro e li convinse ad unire le forze per salvare il loro raccolto e quello degli altri contadini del paese. Il notaio trovò il modo di redigere un contratto che non scontentò troppo né l’una né l’atra parte. Per trent’anni Sandro avrebbe goduto del diritto di usufruire anche lui dell’acqua del pozzo, a pagamento delle ingenti spese di trivellazione. Nessuno avanzò il minimo dubbio di non trovare l’acqua e la loro fiducia era decisamente ben riposta. Nel giro di pochi giorni fu trivellato il terreno e l’acqua cominciò a sgorgare. I raccolti furono salvati perché poterono rifornire anche gli altri contadini del paese. Gli anni passarono, lenti o veloci, con i loro avvenimenti belli e brutti. I due contadini, che ormai avevano capelli bianchi, figli e nipoti, non riuscivano più a dormir bene nell’imminenza della data della scadenza del contratto. L’uno pensava che avrebbe potuto chiedere che il periodo di sfruttamento fosse più lungo, una decina d’anni in più almeno e l’altro era felice di rientrare nel pieno possesso del suo bene. All’alba del giorno della scadenza del contratto si ritrovarono al pozzo, ma ebbero una sorpresa. La falda era esaurita e d’acqua non c’era più traccia. Si guardarono in viso, si riguardarono e cominciarono a sorridere, poi a ridacchiare, poi a rider di gusto dello scherzo che la natura aveva fatto loro, e non riuscivano più a smettere. Fu la più bella e lunga risata della loro vita.

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Messaggio  minnie Ven 17 Ott 2008, 7:07 pm

Delizioso il finale, tolto di mezzo il contendere, torna l'amicizia. Very Happy M.
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Messaggio  Minerva Ven 17 Ott 2008, 7:24 pm

grassssieeeee Smile

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Messaggio  sweet Dom 19 Ott 2008, 11:07 pm

Beh... che dire... rimasero entrambi a bocca asciutta!!

Brava Mineeeeeee I love you
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